Jasper van’t Hof (1947) è il pianista e compositore olandese che hai sentito ieri con Zbigniew Seifert (Seifert suonò anche come sideman di van’t Hof in alcuni dischi). Rinomato soprattutto per le sue imprese in ambito fusion, van’t Hof è un musicista molto colto e personale. Senti come affronta, direi da compositore, il classico ellingtoniano e poi la bellissima Peace di Horace Silver: indugiando sulle melodie stirandone i periodi e alterandone l’armonia, ma senza mai smarrirne il tactus implicito, cioè il senso ritmico, e questo a dispetto, in Prelude, di un tempo molto lento.
Sono esecuzioni particolari, singolarmente prive di dramma. Al loro fascino statico contribuiscono la sonorità di uno strumento magnifico e l’ambience calda e riverberante del Concertgebouw di Amsterdam.
Prelude To A Kiss (Ellington), da «At The Concertgebouw - Solo», Challenge CHR 70010. Jasper van’t Hof, piano. Registrato il 26 dicembre 1993.
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Peace (Silver), ib.
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3 commenti:
ochei
Mi viene voglia di cancellarli, i tuoi commenti! :-<
eh, ti capirei.
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