Jimmy Woods (1934), sentito pochi giorni fa con Joe Gordon, era davvero qualcuno, a dispetto della sua oscurità odierna. A suo nome esistono due soli dischi, il secondo dei quali, «Conflict», in formazione stellare. Io tuttavia comincio a presentartelo dal primo, un disco che davvero non dimostra i suoi cinquant’anni e dove il lineup, pur senza nomi imponenti, funziona a meraviglia.
La non-carriera di Woods, che non ha dato più notizia di sé dopo il 1966, potrà aver avuto molte ragioni, ma certo non il suo scarso merito: era un saxofonista talentuoso e personalissimo, degno di figurare accanto a Coleman e Dolphy e vastamente superiore ad altri altisti contemporanei quali, per citare due pure registrati dalla Contemporary, Prince Lasha e Sonny Simmons. Lo avvicinerei, per doti e per mistero, a Earl Anderza, che registrò il suo unico disco quasi negli stessi giorni in cui Woods incideva questo.
Qui puoi apprezzarne anche le doti di compositore. Not Yet è un pezzo in forma-canzone AABA in cui sia l’head che il bridge sono blues di 12 battute con accordi alterati o sostituiti. Del suo stile strumentale qualcosa ho già detto; sullo scheletro del blues si nota come la sua libertà armonica, che a qualche commentatore ha ricordato Dolphy, sia meno sistematica di quella di costui, più cantabile e in ciò più vicina, nello spirito se non nella lettera, a Ornette oltreché, per evidenti caratteri di fraseggio, a John Coltrane; ma di Coltrane, Woods è molto più avanzato ritmicamente, con le sue frasi di lunghezza irregolare.
Not Yet (Woods), da «Awakening!!», Contemporary/OJCCD-1859-2. Jimmy Woods, sax alto; Dick Whittington, piano; Gary Peacock, contrabbasso; Milt Turner, batteria. Registrato il 19 febbraio 1962.
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2 commenti:
Splendida. E Peacock reattivo e propulsivo.
M.G.
Mi sembra commendevole anche il pianista Whittington (che era anche nel disco con Joe Gordon).
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