Una delle belle melodie di Billy Strayhorn, dapprima nell’esecuzione originale dell’orchestra di Duke Ellington (1942), cantata con enfasi e con mediocre tecnica vocale da Herb Jeffries. Segue la versione che Duke ne diede nel disco dedicato a Strayhorn del 1967, anno della sua morte, poi quella, molto più famosa, di Ellington e Coltrane nel famoso incontro discografico dei due per la Impulse!, avvenuto cinque anni prima.
La seconda versione orchestrale può sfoggiare, più belle che mai, le voci di Lawrence Brown, di Barney Bigard, di Johnny Hodges e di Paul Gonsalves (e senti che netto contrasto fa il pianoforte di Duke dopo l’esposizione di Lawrence Brown), ma quella in quartetto ha un’invitante intimità, caratteristica del resto di Coltrane quando suonava una ballad.
My Little Brown Book (Strayhorn), da «Never No Lament: The Blanton-Webster Band», Bluebird 82876 50857 2. Wallace Jones, Ray Nance, tromba; Rex Stewart, cornetta; Joe Nanton, Lawrence Brown, trombone; Juan Tizol, trombone a pistoni; Barney Bigard, clarinetto; Johnny Hodges, Otto Hardwic, sax alto; Ben Webster, sax tenore; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Billy Strayhorn, celesta; Fred Guy, chitarra; Junior Raglin, contrabbasso; Sonny Greer, batteria. Registrato il 26 giugno 1942.
Download
My Little Brown Book, da «… And His Mother Called Him Bill», RCA Victor 743218551512. Cootie Williams, Cat Anderson, Mercer Ellington, Herbie Jones, tromba; Lawrence Brown, Buster Cooper, trombone; John Sanders, trombone a pistoni; Chuck Connors, trombone basso; Jimmy Hamilton, clarinetto; Johnny Hodges, Russell Procope, sax alto; Paul Gonsalves, sax tenore; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Aaron Bell, contrabbasso; Sam Woodyard, batteria. Registrato il 30 agosto 1967.
Download
My Little Brown Book, da «Duke Ellington & John Coltrane», Impulse! IMPD-166. John Coltrane, sax tenore; Duke Ellington, piano; Aaron Bell, contrabbasso; Sam Woodyard, batteria. Registrato il 26 settembre 1962.
Download
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Lasciando da parte la prima, disturbata dal cantante, se dovessi scegliere (con una pistola puntata alla nuca) rinuncerei - nonostante Coltrane - alla terza e mi terrei la seconda. Ma siccome nessuno mi punta contro niente, mi tengo entrambe. Anzi ci aggiungo la versione, molto diversa ma ugualmente bella, di Sonny Rollins in "Reel Life".
Ah, Herb Jeffries! Il più vecchio ellingtoniano in circolazione, credo; ha 99 anni e ancora si esibisce dal vivo. In realtà si chiama Umberto Alessandro Valentino ed è di padre siciliano...
Sì, e l'abbiamo già sentito, in forma migliore, cantare Flamingo.
Posta un commento