Reload dal 29 gennaio 2011.
Nutro una passione particolare per il Coltrane esecutore di ballad: non sono sicuramente l’unico, visto che «Ballads» s’intitola uno dei suoi dischi più popolari e un’antologia postuma della Impulse! è «The Gentle Side of John Coltrane».
In questo disco, con una sezione ritmica collaudatissima, Trane suona l’ipnotica Slow Dance, di cui io non conosco altre esecuzioni. Potrebbe essere una delle ballad che scriveva Mal Waldron; ne è autore invece Alonzo Levister, compositore coetaneo di Coltrane, adepto della Third Stream, che citava fra le sue ispirazioni «il blues, Bartók, Bach e la musica delle chiese battiste».
Slow Dance (Levister), da «Traneing In», Prestige/OJCCD 189. John Coltrane, sax tenore; Red Garland, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Art Taylor, battera. Registrato il 23 agosto 1957.
3 commenti:
Passione condivisa!
Il Coltrane delle Ballads aveva il pregio di far ascoltare il suono del suo sax e di farcelo gustare senza sentire il dovere di sommergerci di sheets of sound...
Concordo il Trane dei pezzi lenti fa spesso cose bellissime... comunque avete notato che il finale di questa slow dance è esattamente identico a quello di Naima?
A proposito di ballads di Coltrane trovo bellissima la sua versione di Invitation. Che a dirla tutta preferisco di gran lunga a esercizi di bravura un po' sterili come Giant steps (il brano dico), che per gran parte dell'umanità che si interessa di jazz pare essere il non plus ultra che il genere ha da offrire. Misteri della vita.
Antonio P.
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