Reload dal 6 agosto 2015.Prima di entrare davvero into his own, passata la metà degli anni Cinquanta, Charles Mingus produsse musica interessante che non è tutta invecchiata bene ma che anche nelle istanze più datate mantiene l’interesse di una certa promettente, geniale goffaggine, fin dai titoli: sembra di vedere uno di quei cuccioli che, come si intuisce dalle zampone, diventeranno cani grandi e maestosi, a volte pericolosi.
È il caso di alcuni pezzi di questo disco di uno dei suoi workshop, del 1954, che molto risuonano di esperimenti analoghi di quegli anni, così della West Coast come di New York (George Russell, naturalmente Lennie Tristano, Gil Mellé) ma con una già percettibile ambizione nuova.
Qui il solista di sax tenore, che sta fra Zoot Sims e Warne Marsh, è Teo Macero.
The Spur Of The Moment/Echonitus (Mingus), da «Charles Mingus And His Jazz Composers Workshop - The Complete Savoy And Period Master Takes», Fresh Sound FSR-CD 391. Thad Jones, tromba; John LaPorta, sax alto; Teo Macero, sax tenore; George Barrow, sax baritono; Charles Mingus, contrabbasso; Clem De Rosa, batteria. Registrato nel dicembre 1954.
2 commenti:
Pezzo mooolto interessante. Chissà perché, quando di mezzo c'è Thad Jones, il mio orecchio segue solo lui.
Doveva pensarla così anche Mingus, che riteneva Jones il miglior trombettista con cui avesse mai suonato.
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