Reload dal 19 giugno 2014.
Già nel 1946 Lennie Tristano trattava la tonalità da contegnosa distanza.
I Surrender Dear (Gershwin-Duke), da «Intuition», Properbox 64. Lennie Tristano, piano; Billy Bauer, chitarra; Clyde Lombardi, contrabbasso. Registrato l’8 ottobre 1946.
2 commenti:
Il mio professore di filosofia ripeteva di amare due cose sopra tutto, il biliardo e la musica jazz. Non sapevo cosa fosse il jazz, e lui mi prestò di nascosto una c90 con sopra questa musica incomprensibile. Da un lato Oscar Peterson e dall'altra Bud Powell, che lui diceva essere stato illuminato da Dio durante un assolo su Willow weep for me in non ricordo più quale disco, e lo diceva a proposito di Blaise Pascal, e della sua conversione fulminea. Qualche giorno dopo mi chiede chi dei due mi fosse piaciuto di più, e io gli rispondo Bud Powell. Lui mi guarda sorridente con l'occhio azzurro dietro l'occhialetto dorato e mi fa: e non hai ancora sentito Tristano.
difficile parlare di Tristano senza dire banalità. Forsa è stata la più grande occasione persa dal jazz.
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