Lee Morgan registrò questo disco nel febbraio del 1964, due mesi dopo «The Sidewinder», quello spartiacque della sua carriera che lo riportò in auge dopo due anni difficili in cui era praticamente scomparso dalla scena.
Morgan avrebbe passato buona parte degli otto anni che gli restavano a, essenzialmente, cercare di rifare la title track di quel disco, che ebbe un eccezionale (per un disco jazz) successo commerciale e, come la Settimana Enigmistica, «ben 205 tentativi d’imitazione». La Blue Note si affrettò appunto a fargli mettere in cantiere un’impresa, nelle speranze, simile, «The Rumproller», che uscì nel 1965 senza ripetere il successo di «The Sidewinder». «Search For The New Land» avrebbe visto la luce solo nel 1966, e le andò ancora bene rispetto a un’altra seduta in sestetto, incisa nell’agosto del 1964 e pubblicata addirittura nel 1979 («Tom Cat»).
Se «The Sidewinder» non fosse stato lo hit impreveduto che fu, Morgan avrebbe probabilmente proseguito sulla strada molto personale e per alcuni aspetti innovativa che «Search For The New Land» indicava e che invece imboccò solo a tratti. La sua carriera sarebbe allora stata diversa e, se non diverso, più ricco il panorama del jazz fra anni Sessanta e Settanta.
Search For The New Land (Morgan), da «Search For The New Land», Blue Note 7243 5 89102 1. Lee Morgan, tromba; Wayne Shorter, sax tenore; Grant Green, chitarra; Herbie Hancock, piano; Reggie Workman, contrababsso; Billy Higgins, batteria. Registrato il 15 febbraio 1964.
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