Miles Davis al festival internazionale del jazz di Parigi del 1949, dove arrivò in compagnia di Tadd Dameron e James Moody, e a loro si unirono poi Kenny Clarke, trovato in loco, e un bassista francese. Quest’esibizione vide molto postuma la luce nel 1977.
Miles, che tornato in patria entrò in una crisi esistenziale, quindi professionale, che sarebbe durata qualche anno, esibì alla Salle Pleyel uno stile estroverso, vicino a quello di Gillespie e Navarro e ben differente da quello che gli appassionati europei avevano conosciuto dai dischi, principalmente quelli con il quintetto di Charlie Parker. Anche Parker fu presente a quel festival, in pessima forma. Ricordo il pittoresco resoconto di quella spedizione contenuto in Bird Lives! di Ross Russell, il produttore dei dischi Dial di Parker; peccato che, com’è noto, quel bel libro sia pieno zeppo di balle e di invenzioni di sana pianta.
L’annunciatore radiofonico francese, come sentirai, la mette giù molto dura sulla modernità del complesso. In effetti, si trattava di uno dei primi contingenti di jazzisti americani di scuola moderna, e di tale levatura, ad arrivare in Europa dopo la guerra.
Good Bait, melodiosa composizione di Tadd Dameron, presenta la singolarità della sezione a contrasto che ripete identico il tema della prima, una quarta sopra. Dameron, mai stato un pianista di nota, qui si disimpegna invece con onore.
Good Bait (Dameron), da «The Miles Davis And Tadd Dameron Quintet In Paris», Columbia JC 34804. Miles Davis, tromba; James Moody, sax tenore; Tadd Dameron, piano; Barney Spieler, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato l’8 maggio 1949.
Don’t Blame Me (Fields-McHugh), id.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento