Nella fetta di talentuosa umanità che costituisce il pubblico di Jazz nel pomeriggio, c’è addirittura chi, un sax tenore fra le labbra, si appresta a esibirsi with strings. A sua edificazione e come augurio vada questo precedente non indegno.
Dancing In The Dark (Schwartz-Dietz), da «The Complete Legendary Rockland Palace Concert 1952», Jazz Classics Records CD-JZCL-5014. Charlie Parker, sax alto; Walter Bishop, piano; Mundell Lowe, chitarra; Teddy Kotick, contrabbasso; Max Roach, batteria; archi e oboe. Registrato dal vivo al Rockland Palace, NY, il 26 settembre 1952.
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9 commenti:
Che dire?
"Forgive me, Charlie Parker, wherever you are" :-)
Grazie, Marco!
Valentina
eh eh eh
Bel precedente "non indegno", non c'è che dire. Un augurio a chi deve esibirsi, dunque, con una puntina di invidia, visto che il mio contralto da studio giace nell'armadio da più di un anno e mezzo.
La nostra cara Tina è così temeraria da sfidare l'abisso non solo strufolando il sax in compagnia di archi, ma esibendosi anche come sciantosa canterina a Tavagnacco e dintorni. Fu udita ridurre a brandelli canzoni di W.C. Handy: fermatela, Vi prego!
M.G.
Ahahahahahahahahahahahahah!
Da queste parti passare il fiume, anche senza dover andare a Tavagnacco a ridurre in brandelli qualcosa,è già di per sé un atto temerario. Invidioso :-)
Valentina
@ Luigi: grazie!
Valentina
In bocca al lupo, Valentina, anche da parte mia (che non so ricavare un suono da nessuno strumento, accipicchia!)
Ma qui si latita.
Che succede?
Sì sì, un attimo
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