Il disco di Craig Taborn con il suo nuovo trio (vi accennavo all’inizio di quest’anno) è molto bello e merita l’ascolto e anche l’acquisto, chi avesse mantenuto l’abitudine, ormai più snob che obsoleta, di comprare i dischi: Taborn è un pianista di altissima qualità, un pensatore musicale personale d’indole singolarmente austera; Cleaver e il giovane Morgan stanno benissimo al suo livello.
Tuttavia il disco non restituisce in pieno l’espressività franca e a momenti cupa e anche ispida del complesso che avevo sentito io, trovandosi a pagare pegno al caratteristico finish sonoro della ECM. Ne scapita in particolare il batterista, relegato in un secondo piano poco naturale.
Cracking Hearts (Taborn), da «Chants», ECM 2326 372 4543. Craig Taborn, piano; Thomas Morgan, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria. Registrato nel giugno 2012.
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Beat the Ground (Taborn), id.
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3 commenti:
Adesso sì!
Su Taborn abbiamo già scambiato le nostre opinioni a gennaio. Confermo che continuo a preferire i dischi incisi con James Carter. La musica fatta col trio attuale riesco ad apprezzarla solo se l'assumo in dosi omeopatiche.
Proverò ad ascoltare meglio, però anch'io preferisco nettamente Taborn con Carter. Qui c'è un difetto. Uno solo, grosso come una casa: l'uscita su ECM, che pone il suo orrido marchio sonoro sulla musica del trio. Si sente, e non me la fa andare giù.
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