Posso sbagliarmi, ma Little Lees, da uno dei dischi più belli del primo periodo di Cecil Taylor, a me sembra una versione pesantemente contraffatta di What Is This Thing Called Love. Nota come Taylor assegni, nel tema, una precisa parte obbligata alla batteria – le velocissime terzine al piatto – , come è suo solito. Peccato che alla batteria sieda il sempre piuttosto squadrato Dennis Charles, in quegli anni presenza fissa nelle formazioni tayloriane, come anche Buell Neidlinger.
Little Lees (Taylor), da «Love For Sale», [United Artists] Blue Note CDP 94107. Ted Curson, tromba; Bill Barron, sax tenore; Cecil Taylor, piano; Buell Neidlinger, contrabbasso; Dennis Charles, batteria. Registrato il 15 aprile 1959.
Download
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
sinceramente questo è l'unico discio ti cecil taylor che sia riuscito ad ascoltare tutto dall'inizio alla fine... (carenze mie) :)
È noto infatti come il suo disco più accessibile, più che altro per la presenza di diversi standard, soprattutto di Cole Porter, ma io non penso che gli altri di quel periodo («Jazz Advance», «The World of Cecil Taylor», «Looking Ahead!») lo siano meno. Né che, ascoltati questi, possa esserlo anche, per dire, «Unit Structures».
A me è sempre sembrata una rielaborazione – nemmeno troppo mascherata – di «You and the Night and the Music».
Posta un commento