Reload dal 13 agosto 2010.
Questo è il Keith Jarrett che a me piace di più; «Facing You» è uno dei pochi dischi suoi che riascolto ogni tanto, insieme con alcuni pezzi dell’American quartet (e chi se ne frega, vero).
Lalene ha un passo disteso, apparentemente divagante nel suo tono dolcemente folk, ma una costruzione spontaneamente rigorosa: nota come Jarrett arrivi al culmine del pezzo per gradi, dal minuto 3:45 al 4:00 circa, esattamente a metà dell’esecuzione, e poi ne ridiscenda per una strada assai più accidentata di quella da cui vi è arrivato, come se dopo aver preso un sentiero diretto verso la cima della collina ora percorresse dei tornanti, sul versante opposto.
Lalene (Jarrett), da «Facing You», ECM 827132-2. Keith Jarrett, piano. Registrato nel novembre 1971.
10 commenti:
Pensa che a me piace quasi esclusivamente con l'american quartet. Detesto orrendamente il quartetto europeo con quel brodo di Garbarek. Ha dettato, secondo me, le coordinate dell'eurojazz, che guarda caso è spesso altrettanto insipido e palloso...
Nell'eurojazz si può distinguere, nemmeno io sono un fan; il quartetto europeo è effettivamente una palla inascoltabile, datato come poche altre cose. Nominando Garbarek, però, mi hai fatto venire in mente una cosa…
Eh, quando Garbarek non aveva contrabbandato la new age nel jazz grazie al sassofono... :)
Mica male, no?
No infatti, al male si è dedicato copiosamente in seguito! :)
Mistero! Manca il link, ma questa mattina c'era - lo giuro!
Facing you è un grande disco ma quando lo risento sono così condizionato dalla lunghezza dei soli incisi successivamente, che ho l'impressione di trovarmi di fronte agli schizzi preparatori di successivi capolavori. Con ciò non dico che tutto quello che ha inciso in solo dopo sia capolavoro, certe volte il brodo è stato allungato troppo. Qui però siamo alla sintesi della sintesi.
Il quartetto europeo l'ho sempre ignorato, perchè non mi piace la sonorità di Garbarek.
Amo il quartetto americano (che spesso è un quintetto) ma anche il trio Atlantic.
Adesso Ok. Forse era un problema del mio computer? Su Keith Jarrett è sempre pericoloso aprire il dibattit: non si sa mai dove si va a parare! Resta il fatto, e qui concordiamo (almeno tu e loop ed io), che "Facing You" è davvero un gran disco.
Ciao Paolo, un abbraccio, quanto tempo che non ci sentiamo (colpa mia). Grazie di avermi segnalato il guasto.
«Facing You» mi piace sempre e devo anche precisare che, rispetto a sette anni fa, quando ho pubblicato per la prima volta questo post, oggi ascolto di più Jarrett e forse lo capisco anche meglio.
Un abbraccio anche a Maria.
Un abbraccio a te anche da parte sua! (E non parliamo di colpe, per carità!)
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