L’estate appena trascorsa ha portato via con sé Charles Davis (1933), saxofonista, chicagoano di formazione, di lunga carriera e luminosa, qui su Jnp sentito fra l’altro con Sun Ra e con Dizzy Reece.
Davis era il tipo che sapeva suonare tutto – tutti i saxofoni, fra l’altro – e poteva suonare con tutti; qui, nel 1960, duetta in front line con uno Steve Lacy non all’esordio ma neanche tanto dopo e te li presento nella difficile Donna Lee, resa più difficile dall’assenza di riferimento armonico esplicito (non c’è pianoforte e il contrabbassista monkiano Ore serve più a fare confusione che ad altro, soprattutto sotto l’assolo di Lacy) e da un tempo a rompicollo. Charles Davis «negozia», come si dice, con aplomb i capziosi changes di Miles Davis; Lacy venticinquenne, incredibilmente fresco di Hot Lips Page, Cecil Taylor e Monk nel giro di pochissimi anni, non è meno disinvolto e anzi di più, sia ritmicamente che armonicamente.
Un’esecuzione stupefacente.
Donna Lee (Davis), da «The Straight Horn of Steve Lacy», Candid CD 9007. Steve Lacy, sax soprano; Charles Davis, sax baritono; John Ore, contrabbasso; Roy Haynes, batteria. Registrato il 19 novembre 1960.
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