Al jazzomane dabbene e aggiornato sembra non sia concesso avere perplessità su questo disco, come in generale sul «Prime Time» di Ornette Coleman.
Io, lo sai, non sono né una cosa né l’altra, e qualche perplessità invece ce l’ho (e chi se ne frega). Credo che spesso, con il «Prime Time», Ornette abbia commesso quel peccato che in inglese si dice self-indulgence. In Ornette è perdonabile, perché vi è incorso ben raramente per un artista che ha conosciuto la sua acclamazione critica.
Fou Amour (Coleman), da «Body Meta», Artists House. Ornette Coleman, sax alto; Charlie Ellerbie, Bernie Nix, chitarra; Jamaladeen Tacuma, basso elettrico; Ronald Shannon Jackson, batteria. Registrato il 19 dicembre 1976.
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3 commenti:
Io, per quel che può valere, sono d'accordo con te, soprattutto quando dai Prime Time uscirono poi Tacuma e Shannon Jackson (sostituito da Denardo, che oggi i jazzomani dabbene e aggiornati considerano un batterista perfetto per la musica di Coleman ma che tecnicamente è sempre stato scarso).
Già… Denardo non avrebbe potuto suonare che con suo padre, che sembrava averlo allevato apposta.
Ornette, per essere chiari, suona bene anche con il Prime Time; come osservava qualcuno nei commenti a un altro post, lui suonava sempre se stesso in tutti i diversi contesti che ha escogitato nella sua carriera.
"lui suonava sempre se stesso in tutti i diversi contesti". e naturalmente non è detto che i contesti fossero in accordo con la sua musica...
https://www.youtube.com/watch?v=0LyIw0eA9XE
(Grateful Dead molto in affannno)
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https://www.youtube.com/watch?v=89XGd9tG-30
(una canzone di Joe Henry violentata da Ornette)
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