Era uno di quegli artisti la cui mente inclina al recondito e al complicato tanto nell’ispirazione come nella realizzazione e nella presentazione della musica. Di questa sua composizione, per esempio, Idol of the Flies, tutta costruita su armonie di sottodominante e per questo esplicantesi in una dimensione armonica che sembra non trovare mai risoluzione (né del resto cercarla), ha scritto così:
Il pezzo non contiene accordi di settima di dominante (…). Data l’assenza di dominanti, gli altri accordi gravitano sulla sottodominante. Sottodominante è l’accordo che sta sotto, e dal momento che è l’accordo prevalente del pezzo, ho pensato al diavolo, perché è forte e anche lui sta sotto. «Idolo delle mosche» è uno degli appellativi del diavolo [Baal-zebub, NdR] (…).
Idol of the Flies (Knepper), da «A Swinging Introduction to Jimmy Knepper», Betlehem VICJ-61473. Jimmy Knepper, trombone; Gene Quill, sax alto; Bill Evans, piano; Teddy Kotick, contrabbasso; Dannie Richmond, batteria. Registrato nel settembre 1957.
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2 commenti:
Forse non ancora nel '57, ma sì nel 1962 il diavolo dovette assumere le sembianze di Mingus! (La faccenda fu effettivamente molto grave, con strascichi giudiziari). Il che non impedì poi a Knepper di essere tra i fondatori della Mingus Dynasty.
Già, Mingus gli tirò giù un incisivo, che è come rompere una gamba a un calciatore.
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