Crepuscolo degli dèi. Due protagonisti del sax tenore, grosso modo coetanei, s’incontrano negli anni di un tramonto che per entrambi fu precoce, affrettato da una carriera logorante e dalla compagnia immancabile del bicchiere.
Come avevamo già osservato un’altra volta, la sonorità di Don Byas aveva a questo punto già perso il suo nerbo e con esso la sua lussurreggiante flessuosità; e a questo punto, curiosamente, si avverte nel suo fraseggio, molto forte, l’influsso di John Coltrane, musicista della generazione successiva alla sua. Ben Webster è semplicemente quasi spento, ma fra un soffio e l’altro le sue pause riescono ancora ad essere specialmente espressive.
Tete Montoliu e il tedesco Peter Trunk in quegli anni erano fra i maggiori specialisti europei dei rispettivi strumenti.
Sunday (Cann-Miller-Krueger-Styne), da «Ben Webster Meets Don Byas», MPS 827 920-2. Ben Webster, Don Byas, sax tenore; Tete Montoliu, piano; Peter Trunk, contrabbasso; Albert «Tootie» Heath, batteria. Registrato nel febbraio 1968.
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2 commenti:
titolo perfetto, vista la casa discografica...
Quanti bei dischi ha fatto!
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