St. Louis Blues, scritta da W. C. Handy, pubblicata nel 1914, unisce la forma (semplificata) del ragtime e quella della canzone, l’armonia e il profilo melodico del blues e, nel bridge-introduzione, il ritmo afro-sudamericano del tango: come per annunciare al mondo musicale d’Occidente l’arrivo di una forza nuova e torrenziale, in procinto di cambiare tutto.
Interpretazione vigorosissima, intensamente espressiva, di Fats Waller e Benny Payne, del 1930. Nella coda, Fats – che fa la parte del leone, Payne essendo un efficiente supporto – cita il secondo tema di African Ripples.
St. Louis Blues (Handy), da «Fats Waller. Complete Victor Piano Solos», Definitive Records DCD11297. Fats Waller e Benny Payne, piano. Registrato il 21 marzo 1930.
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1 commento:
nel bridge-introduzione, il ritmo afro-sudamericano del tango, abbondantemente suggeristo dallo stesso autore...
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