Quandoque dormitat Homerus ed è così che cogliamo il caro Yusef Lateef dormicchiante nel 1979: allettato dall’ineffabile Creed Taylor, appose il suo nome a questo disco in cui in pratica fa il «featured soloist» in una seria di anodine composizioni genericamente funky di Jeremy Hall, che qui suona le tastiere e arrangia.
Nell’impresa, plasticosa anziché no, sono coinvolti alcuni buoni jazzisti che comunque con Lateef c’entrano poco. Il primo pezzo che ti propongo è l’unica composizione del leader nominale della seduta, che vi canta con convinzione, Dio lo benedica, e si sovrappone a sé con il sax.
«Bismillah» (بسم ال) è arabo e vuol dire «in nome di Dio».
How I Loved You (Lateef), da «In A Temple Garden», CTI 7088. Yusef Lateef, sax tenore e canto; Eric Gale, chitarra; Jeremy Hall, tastiere; Will Lee, basso elettrico; Thomas Beyer, syndrums (batteria elettronica); Suzanne Ciani, programmazione dei sintetizzatori. Registrato nel maggio 1979.
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Bismillah (Wall), ib. più Randy Brecker, tromba; Jim Pugh, trombone; Jerry Dodgion, sax alto; Michael Brecker, sax tenore; Sammy Figueroa, percussioni.
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4 commenti:
Dio lo ha sicuramente perdonato.
Tantopiù che, anche in questo contesto indifferente, lui suona bene.
Diciamo pure che esistono dischi di Sonny Rollins parecchio ma parecchio più brutti (che so, "The Way I Feel"?)
Ah beh…
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