Mo’ Blow è un quartetto di giovani jazzisti tedeschi inesorabilmente efficienti nell’offrire un funk jazz esemplato su quello dei tardi anni Sessanta-primi Settanta. Il groove non manca davvero, tracciato dalla sezione ritmica con un certo scrupolo di filologia, sia pure con eccessiva monumentalità, e il saxofonista Falk si produce con bella disinvoltura su tutti e quattro i tagli più diffusi dello strumento, anche se in queste esecuzioni l’improvvisazione ha sempre carattere esornativo, non strutturale (quello è interamente demandato al groove).
I Mo’ Blow possiamo considerarli rappresentativi di quello che definirei un movimento di rinnovamento del jazz mainstream, che ha spostato il fuoco dal bop – nella sua declinazione hard – al funk. Sono parecchi che ultimamente, anche in Italia, stanno intraprendendo questa strada: vedremo quanto lontano potrà condurre.
Call me Milroy (Falk), da «Gimme The Boots», ACT 9671-2. Felix F. Falk, sax alto; Matti Klein, piano elettrico Rhodes; Tobias Fleischer, basso elettrico; André Seidel, batteria. Registrato nel 2012.
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Ray (Klein), id. ma Falk suona il sax baritono.
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