Yusef Lateef parlava di questo suo pezzo del 1960 come di un tone poem. Il termine rimanda a Ellington e così l’arrangiamento, con l’enfasi conferita al sax baritono.
The Philantropist (Lateef), da «The Centaur And The Phoenix», [Riverside] OJC 00025218672122. Clark Terry, Richard Williams, tromba; Curtis Fuller, trombone; Yusef Lateef, sax tenore; Tate Houston, sax baritono; Josea Taylor, fagotto; Joe Zawinul, piano; Ben Tucker, contrabbasso; Lex Humphries, batteria. Registrato nell’ottobre 1960.
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4 commenti:
Brano bellissimo da un disco bellissimo di un musicista che adoro. Con Lateef mi succede una cosa stranissima (ma no, per niente strana): mentre lo ascolto, cerco di ca-pire a che cosa pensasse lui in quel momento, nel momento in cui suonava quel brano, ad esempio in quel certo giorno di ottobre del 1960. Di solito, caso mai, succede il con-trario. (A che cosa pensassi io, in un qualsiasi giorno di ottobre del 1960, posso solo immaginarlo. Certo vivevo ancora nell’eccitazione di quel che era successo un mese o poco più prima, esattamente alle ore 18 del 3 settembre: avevo visto volare un angelo con gli occhiali!)
avevo visto volare un angelo con gli occhiali!)
Livio Berruti!
Nessuno saprà mai "prendere" la curva come faceva lui.
Fra i suoi molti pregi, Mennea non aveva certo l'eleganza del passo.
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