Una di quelle cose fra cool, Third Stream e West Coast jazz che colorivano in modo anche piacevole il paesaggio jazzistico della prima metà degli anni Cinquanta, prima dell’avvento dell’hard bop: ne abbiamo sentiti qui altri esempi da Gil Melle, Teddy Charles – il più interessante, secondo me – , Duane Tatro (v. la nuvola qui a fianco).
Jack Millman, flicornista, autore di questi due pezzi, e il cornista John Graas, al quale sono dedicati per la massima parte questi due CD della Lone Hill, figurano degnamente nel novero, certe pretese di accademia incluse (la raccolta presenta anche due movimenti di una «sinfonia di fa minore» di Graas: il primo piacevole e non pomposo, il secondo, in cui si fa il verso a Prokofiev, indigesto). Pink Lady ha l’arrangiamento di Shorty Rogers; Too Much quello di Jack Montrose.
Pink Lady (Millman), da «Jazz Studio 3/4», Lone Hill Jazz LHJ10146. Jack Millman, flicorno; Buddy Collette, flauto; Bob Gordon, clarinetto basso; Red Norvo, vibrafono; Claude Williamson, piano; Red Mitchell, contrabbasso; Shelly Manne, batteria. Registrato il primo giugno 1955.
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Too Much (Millman), ib. Jack Millman, flicorno; Lin Halliday, sax tenore; Ray Vasquez, sax baritono; Russ Freeman, piano; Ralph Peña, contrabbasso; Gary Frommer, batteria. Registrato il 25 maggio 1955.
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