Fuller, che era attivo ancora pochissimo tempo fa, è come tutti i trombonisti moderni un discepolo di J. J. Johnson, ma adepto di una sonorità più morbida; pur essendo in grado di fraseggiare in velocità, predilige un eloquio disteso, non affollato di note e spesso marcatamente bluesy.
Questa seduta, svoltasi il mese prima di quella di «Blue Train» nel medesimo studio di Van Gelder, fu organizzata un po’ alla garibaldina da Alfred Lion della Blue Note per completare un disco di Bud Powell la cui realizzazione, per le condizioni psicologiche sempre allarmanti del pianista, era stata a dir poco avventurosa.
Don’t Blame Me (Fields-McHugh), da «The Amazing Bud Powell Volume Three - Bud!», Blue Note 7243 5 35585 2 9. Curtis Fuller, trombone; Bud Powell, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Art Taylor, batteria. Registrato il 3 agosto 1957.
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3 commenti:
Hmm... E Melba Liston, Slide Hampton, Julian Priester, Steve Turre, Tim Williams, Frank Lacy, Steve Davis,, Robin Eubanks? Tutti trombonisti che hanno suonato e inciso coni Jazz Messengers.
Anche per quanto riguarda Coltrane, in Africa/Brass suona Britt Woodman...
LC
Urka, che figuretta. Che fosse stato l'unico a incidere con Coltrane, però, ricordavo di averlo letto in un'intervista concessa da Fuller… proprio a te, qualche anno fa!
Lo diceva lui, infatti,e lo ripeteva a ogni piè sospinto. Ma non ci ha mai creduto nessuno:-)
Comunque Fuller è un personaggio fantastico.
LC
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