I dischi che Lee Konitz ha fatto fra gli anni Sessanta e Settanta e anche a Settanta inoltrati (penso a «Satori») sono molto belli perché ben calibrati nella scelta del repertorio e dei musicisti. Qui per esempio (era il 1971) Lee ha dato l’occasione di farsi ascoltare all’elusivo pianista newyorkese Sal Mosca, fuggevolmente apparso su Jnp, una figura di culto fra i tristaniani e un pianista che, non impastoiato da un’aderenza addirittura proverbiale ai dettami di Lennie Tristano, riesce ad affermare la sua personalità.
Wow, naturalmente, è ripreso da una delle sedute tristaniane del 1949 con Konitz e Marsh.
Wow (Tristano), da «Spirits», Milestone 00025218702423. Lee Konitz, sax alto; Sal Mosca, piano. Registrato nel febbraio 1971.
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Hugo’s Head, ib. Konitz; Ron Carter, contrabbasso; Mousey Alexander, batteria.
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