Una bellissima versione di A Night in Tunisia da uno dei dischi non più noti di Lee Morgan, che lo incise a diciannove anni.
I cinque delibano con gusto la composizione di Gillespie, quasi sempre (anche dal suo autore) ridotta a insipido preliminare all’orgasmo dell’assolo, esplorando le potenzialità ritmiche che suggerisce. Bobby Timmons, in accompagnamento, sembra che non faccia niente e invece butta carbone nella caldaia; Morgan e Adams sono affilati come lame e traggono il massimo profitto dalla front line abbastanza insolita di tromba e baritono; quanto a Philly Joe Jones, credo proprio che prima che i miei capelli siano divenuti tutti bianchi sarò venuto dell’opinione di molti batteristi con cui ho parlato, cioè che il più grande batterista del jazz sia stato lui.
A Night in Tunisia (Gillespie-Paparelli), da «The Cooker», Blue Note BLP 1578. Lee Morgan, tromba; Pepper Adams, sax baritono; Bobby Timmons, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Philly Joe Jones, batteria. Registrato il 29 settembre 1957.
Download
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
e patapim, patapum, patapam!!
Andre
Whatever!
Posta un commento