Uscito fuor dal pelago procelloso delle teorie della ricezione con Sun Ra, faccio vela alla riva sicura dei valori incontrovertibili: Sonny Rollins suona Reflections di Monk (una delle sue composizioni meno eseguite) accompagnato da Monk stesso, nel 1957.
I due, anzi, i quattro – Blakey è il quintessenziale batterista monkiano – levitano sul tempo tagliato scandito da Paul Chambers come su una nuvola di swing.
Reflections (Monk), da «Sonny Rollins Vol. 2», Blue Note 7243 4 97809 2 7. Sonny Rollins, sax tenore; Thelonious Monk, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato il 14 aprile 1957.
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3 commenti:
Ti sei fatto abbondantemente perdonare per il Sun Ra di ieri. Delle varie "Reflections" (che comunque non sono pochissime) ce n'è una che mi conferma nell'idea che il miglior Monk senza Monk sia Steve Lacy.
Sarebbe interessante vedere i Monk senza Monk preferiti dal pomeriggiofili del jazz ;)
Sono d’accordo, anni fa (!) se n’era anche parlato un po’ nei commenti.
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