giovedì 12 maggio 2022

Around Again – King Korn (Paul Bley) – Smoke Rings (Earl Hines)

 Da un’intervista di Ethan Iverson a Carla Bley, 2018:

EI: È stata un’idea tua, quella di scrivere per Paul Bley?

CB: No, me l’aveva chiesto lui. La prima volta ricordo che mi ha detto: «Mi servono sei pezzi per domani», e io glieli ho dati. Avevo scritto delle cose per me, non destinate a lui, e fra queste Ida Lupino. L’ha suonata, ma non era quello il suo genere. Lui preferiva roba su cui si potesse suonare free; io gli scrivevo qualcosa per dare la spinta, l'impulso iniziale, magari poi con un piccolo rinforzo a metà e un finale con il tema ripetuto e per finire un accordo. Roba così, puramente funzionale.

 E questa è infatti la descrizione migliore delle composizioni di Carla (autrice in altra sede di melodie memorabili) suonate da Bley e dai suoi nel giustamente celebrato «Footloose», pietra miliare del piano trio moderno. A paragone delle composizioni di Paul stesso per il disco, quelle di Carla sono certamente più funzionali agli scopi del trio, primo fra tutti la libertà ritmica, oltreché più originali e, nella loro aforistica economia, più belle.

 A seguire, giusto perché non c’entra niente, almeno credo, c’è Earl Hines con una sezione ritmica mica male.

 PS Questa c’entra ancora meno ma è bella: più avanti nell’intervista, Iverson domanda alla Bley se abbia l’orecchio assoluto; lei risponde che l’aveva fino all’anno prima, ma l’aveva perso dopo essere andata dal dentista.

 Around Again (C.Bley), da «The Complete Footloose», Savoy. Paul Bley, piano; Steve Swallow, contrabbasso; Pete LaRoca, batteria. Registrato il 17 agosto 1962.

 King Korn (C. Bley), id. Registrato il 12 settembre 1963.

 Smoke Rings (Gifford-Washington), da «Here Comes Earl “Fatha” Hines», Flying Dutchman. Earl Hines, piano; Richard Davis, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 17 gennaio 1966.

1 commento:

loopdimare ha detto...

Paul Bley mi è sempre sembrata un'anguilla. Sempre sfiggente, mai ripetitivo anche quel minimo per riconoscerlo. All'inizio nel disco con Bill Evans (quello di Geroge Russell) sembravano simili ma forse era solo un fenomeno di empatia.