Il vociferante Booker Ervin (che, scopro con imbarazzo, una volta su questi schermi ho definito un «sicario del sax tenore» per la maschia determinazione del suo stile) qui nel 1967 è in una cornice di big band fornitagli da un altro sax tenore da me molto apprezzato, Teddy Edwards, che sullo strumento era piuttosto il contrario di Ervin; per questo, anni fa, li avevo un pomeriggio arbitrariamente accostati. Tutti i pezzi in programma hanno nel titolo un nome di città degli USA.
Sono pezzi molto piacevoli e orecchiabili, la cui breve durata – cinque minuti il più lungo – fa pensare che fossero destinati a passaggi radiofonici. L’orchestra di studio è un’orchestrona quanto ai nomi, con una sezione trombe addirittura esagerata; in L.A. After Dark il solista di tromba è Freddie Hubbard. Quello di trombone in Salt Lake City è, credo, Bennie Green.
L.A. After Dark (Teddy Edwards), da «Booker ’n’ Brass», Pacific Jazz 7243 4 94509 2 9. Booker Ervin, sax tenore, con orchestra arrangiata e diretta da Teddy Edwards. Freddie Hubbard, Charles Tolliver, Ray Copeland, Richard Williams, tromba; Garnett Brown, Bennie Green, trombone; Benny Powell, trombone basso; Kenny Barron, piano; Reggie Johnson, contrabbasso; Lenny McBrowne, batteria. Registrato il 12 settembre 1967.
Salt Lake City (Rene-Lange), ib. ma Martin Banks e Johnny Coles sostituiscono Tolliver e Hubbard. Registrato il 13 settembre 1967.
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