Buon anno, cari amici!
Per Jazz nel pomeriggio l’avvio è tranquillo e sicuro con John Coltrane in un suo disco Atlantic forse non dei più noti. La data sulla copertina è semplicemente «October 24, 1960», ma le discografie precisano che Mr. Syms è stato registrato nel pomeriggio, Blues To Bechet la sera. Si era nel periodo aurorale del grande quartetto, quando il contrabbasso era ancora nelle mani di Steve Davis, un periodo che io trovo affascinante, come tutto Coltrane, del resto, anche quello che non capisco bene.
Quell’anno Coltrane aveva cominciato a praticare il sax soprano per ispirazione di Steve Lacy («My Favorite Things» è di tre giorni prima). Per farsi un’idea dello strumento, Alfred Lion della Blue Note gli prestò i suoi dischi di Bechet, che Trane non conosceva: a differenza di oggi, all’epoca non era detto che un jazzman di scuola moderna avesse una grande conoscenza o anche un interesse per il jazz pre-bellico; si può pensare che, per la tradizione orale ancora viva e operante per vie subliminari, non ne avesse bisogno.
È anche interessante il fatto che quel grande non si preoccupò mai di padroneggiare il soprano tecnicamente come padroneggiava il tenore, benché sia poi stato lui il responsabile della diffusione vastissima e non sempre fausta di questo difficile taglio di sax.
Blues To Bechet (Coltrane), da «Coltrane Plays The Blues», Atlantic SD 1382. John Coltrane, sax soprano; Steve Davis, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 24 ottobre 1960.
Mr. Syms (Coltrane), id. più McCoy Tyner, piano.
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2 commenti:
Buon anno, Marco!
Buon anno, Ale & C!
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