Se avessi un buon pianoforte che per disdegnoso gusto volessi disintegrare, e se avessi una cerchia di conoscenze più distinta di quella che mi è toccata o che mi sono meritato, inviterei Randy Weston a suonarlo per tutto un pomeriggio; dopo averlo così ben frollato, il giorno dopo chiamerei Cecil Taylor, sentito ieri, per il colpo di grazia.
Due pianisti le cui mani, come il grande caratterista Mario Brega diceva in un vecchio film di Verdone, «ponno esse piuma o ponno esse fèro», e di preferenza sono state fèro.
Under Blunder (Weston), da «Get Happy», [Riverside] OJCCD-1870-2. Randy Weston, piano; Sam Gill, contrabbasso; Wilbert Hogan, batteria. Registrato nell’agosto 1955.
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Summertime (Gershwin-Heyward-Gershwin), id.
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2 commenti:
non a caso, entrambi (Weston e Taylor) di ascendenza ellingtoniana, uno che sui tasti ci pestava abbastanza pure lui...
Vero.
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