La settimana comincia con una breve Strayhorn binge, che non avrà ragione di ripetersi presto. Dopo il disco di ieri, così particolare, questa riunione di star ellingtoniane del 1959 è conforme alle molte che Duke stesso registrò in quel torno di tempo; direi che ne è indistinguibile, se non per la diversa, non voglio dire minore, verve delle parti pianistiche.
Johnny Hodges, per le solite ragioni discografico-contrattuali, compare con lo pseudonimo di Cue Porter. Accanto a lui fa bellissima figura Shorty Baker, il classico sottovalutato.
Cue’s Blue Now (Hodges-Strayhorn), da «Cue For Saxophone», [Decca] Felsted FAJ 7004. Harold «Shorty» Baker, tromba; Quentin Jackson, trombone; «Cue Porter» (Johnny Hodges), sax alto; Russell Procope, clarinetto; Billy Strayhorn, piano; Al Hall, contrabbasso; Oliver Jackson, batteria. Registrato il 14 aprile 1959.
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Rose Room (Williams-Hickman), id.
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