Il disco di Sonny Rollins del 1973 «Horn Culture», l’abbiamo stabilito, soffre di un’iniqua reputazione critica, essendo invece interessante. Si poteva pensare che un’esibizione pubblica di quel complesso, addirittura con un variante in apparenza migliorativa (Stanley Cowell al posto di Walter Davis), fosse un colpo sicuro.
Invece no: questo «The Cutting Edge», colto dal vivo al festival di Montreux nel 1974, risulta un affare preso sottogamba un po’ da tutti, ben lontano dall’intensità fosse pure lutulenta del disco dell’anno prima; figurati che l’ultimo pezzo è addirittura funestato da Rufus Harley, quel disgraziato che, con una cornamusa in spalla e vestito da highlander, nei primi anni settanta terrorizzava pubblico e musicisti jazz soprattutto in Europa, prima che qualcuno si prendesse misericordiosamente cura di lui.
Qui niente cornamuse; ho scelto la sola cosa abbastanza bella del disco, una canzone di Bacharach che Rollins espone con sensibilità.
A House Is Not A Home (Bacharach-David), da «The Cutting Edge», Milestone OJC 00025218646826. Sonny Rollins, sax tenore; Stanley Cowell, piano; Masuo, chitarra; Bob Cranshaw, basso elettrico; David Lee, batteria; Mtume, percussioni. Registrato il 6 luglio 1974.
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