Grandi pianisti e pianoforti scassati, una classica ricorrenza nel jazz. Jimmy Rowles l’abbiamo appena sentito con Richie Kamuca; qui è in una serie di registrazioni private, live, effettuate nel 1968 a Burbank e pubblicate trent’anni dopo. Jimmy vi suona in piena libertà di stile e di repertorio con l’aria di divertirsi un mondo.
E ora un quiz la cui soluzione richiedo a Luca Conti: l’introduzione che Rowles appone qui a Our Delight, la notissima composizione di Tadd Dameron, è una sua invenzione, è un’altra canzone che non riconosco (mi sembra la cosa più probabile) o è forse proprio il «verse» di Our Delight, che io non ho mai sentito (ma non credo proprio)? Altra stranezza: il disco si conclude con una brevissima esecuzione di quella che è presentata nelle note come The Chess Players di Wayne Shorter, ma che palesemente è un’altra cosa, se questa lunga estate calda non mi ha appassito le orecchie.
Our Delight (Dameron), da «Our Delight», V.S.O.P. 99. Jimmy Rowles, piano; Chuck Berghofer, contrabbasso; Larry Bunker, batteria. Registrato nell’aprile 1968.
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America The Beautiful (Bates) - Moon of Manakoora (Ward), id.
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6 commenti:
"Our Delight" è costruita sugli accordi di "Perdido" (di Juan Tizol) uniti al bridge di "Honeysuckle Rose" (di Fats Waller); ho il sospetto quindi che non possieda un verse, così come un testo originale.
L'introduzione di Rowles mi ricorda qualcosa, ma chissà cos'è. D'altronde, il pianista era un jukebox umano dal repertorio sterminato, impossibile competere con la sua conoscenza di brani famosi e, soprattutto, oscuri.
"The Chess Players" mi sembra invece proprio quella, sebbene rielaborata. Com'è noto, Rowles è stato uno dei massimi divulgatori dell'opera di Wayne Shorter, ed è un peccato che non abbiano mai fatto un disco assieme.
Grazie… Quando a Chess Players, riascolterò dopo essermi annaffiato le orecchie.
Puoi fare a meno di annaffiare, l'ho fatto io dopo aver rintracciato il cd nel consueto marasma.
Ascoltato per intero (e non solo il "sample" di Amazon, come avevo fatto oggi pomeriggio, ne ho concluso che il brano suonato da Rowles non è The Chess Players (di Shorter), bensì Mosaic di Cedar Walton.
Ugh. Ho detto.
L'introduzione di Rowles a "Our Delight" credo sia una sua composizione chiamata "Looking Back" (forse allora era ancora un "work in progress"). La registrerà in piano solo nel disco "As Good As It Gets" nel 1977 (a 4:52 qua: http://www.youtube.com/watch?v=SZ8Fe_tcolc).
Bello vedere un post a lui dedicato!
Ho sbagliato (te pareva...): non a 4:52, ma a 5:52.
Grazie! Chi sei?
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