Ho ricevuto a suo tempo – 2006 – questo disco dal suo cortese e distinto produttore e dopo averlo sentito una sola volta ho smesso di farvi caso e l’ho lasciato a pigliar polvere. E ho sbagliato, come sovente mi accade anche per pregiudizio, perché il disco è interessante, o dico meglio: è davvero bello, sia per le composizioni del leader, il pianista/tastierista Giancarlo Tossani, sia per la resa dei suoi collaboratori, tutti ben noti. Oh bé, non ti ho mai raccontato che questo blog segua l’attualità.
A me il meno noto (lo ripeto, per mia colpa) dei quattro musicisti che qui si ascoltano risulta proprio Giancarlo Tossani, del quale so appena che vive a Cremona e che, dalle foto, non sembra giovanissimo, ma nemmeno vecchio. Sospetto che la sua musica abbia anche ispirazioni libresche, dacché il disco ha un doppio exergo di Maurice Merleau-Ponty e di Ezra Pound, richiamato questo anche dal titolo di una composizione. Sebbene la musica di Tossani non possa dirsi particolarmente sollecita di piacevolezza, è però orecchiabile in un suo modo scostante e invitante allo stesso tempo, grazie soprattutto alla cura riservata all’aspetto ritmico. Il quartetto, che ha nome Synapser, sviluppa una identità sonora molto definita, anche per l’uso dell’elettronica. In tutte le nove esecuzioni, qualcuna anche abbastanza lunga, l’impressione corroborante è che non venga mai sprecata una nota.
The Fog, composizione del regista John Carpenter, viene dal suo film omonimo ed è un duetto di Succi e Tossani.
Flushlush (Tossani), da «Coherent Deformation», Auand AU9012. Achille Succi, clarinetto; Giancarlo Tossani, tastiere ed elettronica; Tito Mangialajo Rantzer, contrabbasso; Cristiano Calcagnile, batteria. Registrato nel maggio-giugno 2006.
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The Fog (Carpenter), ib. Succi, clarinetto; Tossani, piano.
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5 commenti:
Ah, vedi. Toccò a me recensire questo disco su Musica Jazz, in quei giorni ormai lontani, e ricordo che ne parlai benissimo, colpito dal fatto che Tossani e i suoi compagni sembrassero tenersi accuratamente lontani da qualunque trasporto emotivo per contemplare la loro stessa musica quasi, in un certo senso, da distanza di sicurezza.
In quello stesso 2007 Tossani vinse addirittura il Top Jazz come miglior nuovo talento; poi è sparito, quantomeno dal mercato discografico. Peccato, perché aveva dei numeri e faceva musica intelligente.
Vedi! Sono contento, nel mio piccolo, di avergli dato questa esposizione.
Grazie a entrambi!
Sparito sì ma non troppo... :)
Qui un video della recente registrazione con Ralph Alessi
http://youtu.be/DsKbKY9aMCk
Evviva!
Eccome!
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