mercoledì 6 febbraio 2013

Heart Throb (Mike Westbrook)

 Datosi che i guest post, un tempo onore di questo blog, si sono fatti rari e non ha scatenato emulazione nemmeno una rara apparizione di Valentina la settimana scorsa, ecco che mi risolvo a un posticcio: questo post è mio ma potrebbe essere un guest di Gennaro Fucile o di Claudio Bonomi, perché non solo è un post di jazz inglese (il quale Bonomi e Fucile inventarono fra Milano e Napoli una quarantina d’anni fa), non solo è un pezzo di Mike Wesbrook, che di Fucile e Bonomi è un prediletto, ma è preso direttamente da una bellissima antologia sonora cum saggio che il dinamico duo ha pubblicato alcuni anni or sono.

 A parte questo, si tratta di un pezzo di musica da camera piacevole e spiritoso, a cui accenna proprio Gennaro Fucile in quest’articolo sull’ultimo numero dei «Quaderni d’altri tempi» e il cui titolo e ispirazione Mike Westbrook spiega così, proprio in «Elastic Jazz»:
Intorno al 1980 Kate e io stavamo facendo un giro nel mercato coperto di Bolton, nel Lancashire. Questi mercati locali, nonostante le offerte dei grossi centri commerciali appena fuori città, si possono ancora trovare in molte città di provincia, specialmente al Nord. Le bancarelle vendono, a prezzi stracciati, una serie di cose tanto strambe da poterle pensare in qualche bazar orientale, buttate tutte lì nel mucchio a farsi concorrenza. Ci sono cibi di ogni genere, cosmetici, specialità farmaceutiche, biancheria intima, gioielleria, dolci e cianfrusaglie varie. Il nome di questi articoli – alcuni dei quali audacemente prosaici, altri bislacchi e fantasiosi, altri presi da canzoni pop più ordinarie, alcune di oscura origine popolaresca – sono tanto affascinanti quanto gli stessi prodotti. Mi sono scritto i marchi – Morning Thunder... Crysette... The Man Root... Heart Throb, e così via. I nomi, separati dagli oggetti, prendono una propria vena surreale, romantica – una poetica lista della spesa per doni con cui corteggiare l’innamorata. Heart Throb era stato incluso nel progetto Brass Band, Hotel Amigo. Quando Kate e io abbiamo formato il trio A Little Westbrook Music con Chris Biscoe nel 1982, è stata una delle prime canzoni che abbiamo suonato.

 Heart Throb (Westbrook), da «Elastic Jazz - Sketches of Britain», Auditorium AUD 02705 [orig. «A Little Westbrook Music», Westbrook Records LWM 1]. Kate Westbrook, con Mike Westbrook, piano; Chris Biscoe, sax soprano. Registrato nel luglio 1983.



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ATTENZIONE    Il curatore del blog sta perdendo colpi: questo pezzo era stato effettivamente già presentato in un guest post da Gennaro Fucile più di un anno fa. Va bé, è l’occasione per risentirlo. Scusami (soprattutto chiedo scusa a Gennaro), e grazie a Valentina per l’avviso.

4 commenti:

sergio pasquandrea ha detto...

io ce li ho, un paio di guest post.
in mente, ma ce li ho.
prima o poi, troverò il tempo e la lucidità per farli passare anche sulla carta.
giurin giurello.

Jazz nel pomeriggio ha detto...

promesse da marinaio

lievito ha detto...

due domande:
cosa vuol dire scala?
e cosa è un guest post?

Marco Bertoli ha detto...

La scala è un giuoco di carte da osteria; un guest post è un post che potresti scrivere anche tu, quando solo lo volessi.