giovedì 7 febbraio 2013

Dawn (With Her Rosy Fingers) - Kalipso (Chris Potter)

 Insolitamente oggi ti presento due pezzi da un disco nuovissimo a nome di Chris Potter: me lo fa fare soprattutto la presenza di Craig Taborn.

 Il quartetto (quintetto, quando vi si aggiunge la presenza volutamente allotria del tastierista cubano David Virelles) va a orologeria, come ci si può immaginare data la caratura dei musicisti, e l’ipoteca ECM è a un primo ascolto meno smaccata che in altri dischi. Però c’è, e si sente a un livello più profondo della solita ripresa sonora: nelle composizioni, che a dispetto di una ricercata frammentazione metrica e «angolarità» si adagiano poi su suggestioni modali risapute e risultano diffuse, generiche, poco caratterizzate, poco significative e infine poco stimolanti per i solisti, i quali, per tutto il loro impegno e fantasia, non rendono come saprebbero. Anche Taborn.

 Ci tornerò sopra. Questi, intanto, sono due pezzi del disco, che è ispirato all’Odissea (c’è anche il mare colore del vino).

 Dawn (With Her Rosy Fingers) (Potter), da «The Sirens», ECM 2258. Chris Potter, sax tenore; Craig Taborn, piano; Larry Grenadier, contrabbasso; Eric Harland, batteria. Registrato nel settembre 2011.



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 Kalipso (Potter), id.



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