L’improvvisazione non preordinata, «radicale», chiamala come vuoi, alle volte funziona e altre volte – più spesso, secondo me – non funziona affatto, nemmeno quando vi si trovino coinvolti dei grandi nomi e il pubblico si convinca di stare assistendo a un qualche miracolo. In questo trio Farmers By Nature, per esempio, funziona.
Credo dipenda da quanto gli improvvisatori si conoscano l’un l’altro, musicalmente intendo, e da quanto i loro obiettivi e i loro gusti musicali siano contigui; cioè, in ultima analisi, da quanto l’improvvisazione, proprio per queste cose, sia in realtà preordinata.
Craig Taborn e Gerald Cleaver quest’autunno li abbiamo sentiti (Cleaver non tanto) con Michael Formanek e Tim Berne. Lì gli spazi improvvisativi erano molto più ridotti e controllati, ma la cosa funzionava poco lo stesso, anche se per ben diversi motivi.
For Fred Anderson (Cleaver-Parker-Taborn), da «Out of This World’s Distortions», AUM Fidelity AUM 067. Farmers By Nature: Craig Taborn, piano; William Parker, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria. Registrato il 24 giugno 2010.
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Sir Snacktray Speaks (Cleaver-Parker-Taborn), ib.
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