Un giovanissimo James Carter, al sax tenore, omaggia in una volta sola tutta una genìa di sax tenori post-hawkinsiani, non ultimo dei quali Illinois Jacquet, apparso qui sopra recentissimamente senza peraltro suscitare entusiasmi (un commento solo, e spregioso, da un vecchio aficionado di JnP: che pugnalata alle spalle).
Ma Carter non si limita al manieristico omaggio, ascolta fino alla fine. Una roba di grana non finissima ma con tanto talento e verve da buttar via. Notevolissimi anche gli altri tre e specialmente Craig Taborn.
Blues for a Nomadic Princess (Carter), da «JC on the Set», DIW Columbia 661449. James Carter, sax tenore; Craig Taborn, piano; Jaribu Shahid, contrabbasso; Tani Tabbal, batteria. Registrato il 14 o il 15 aprile 1993.
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5 commenti:
Adoro Illinois Jacquet, anche quando la sua articolazione del suono in una ballad induce al sopore post prandiale i frequentatori di J'n'p . A qualcosa comunque serve: come la chiamano i socio-musicologi? Musica d'uso?
M.G.
Gebrauchmusik
Che bello avere amici dotti!
M.G.
no,dai,non dire cosi'!
non sapevo di darti un dispiacere!
facciamo cosi':tu posti un altro pezzo di jacquet,più brioso,ovviamente,e io commento entusiasticamente,ok?
Dal vivo, il quartetto di James Carter annata 1993, poco dopo l'uscita del cd di cui sopra, faceva spavento. I dischi non rendono neanche lontanamente l'idea.
LC
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