Reload dal 19 marzo 2017. Anche qui, come in occasione dell’ultimo reload, un caveat: immutata la mia stima per Dorothy Ashby, proprio non so dire che cosa trovassi due anni fa di così bello in questo disco, di cui oggi colgo il kitsch e ben poco d’altro. Te lo ripropongo per cattiveria e anche per ricordare a me stesso che cosa futile e transitoria sia il gusto personale. Capace che di qui ad altri due anni ti riproponga estatico questa solfa.Di Dorothy Ashby si sarebbe forse parlato di più se avesse scelto uno strumento jazzisticamente più mainstream dell’arpa (ma Jnp ha la coscienza tranquilla a proposito). Del resto, si fosse illustrata come pianista – ed era anche pianista di vaglia – Dorothy avrebbe quasi certamente avuto una visione meno angolata e fantasiosa della musica e forse non avrebbe costeggiato, come fa in questo disco o in «Afro-Harping» dell’anno prima, l’exotica e una marca molto particolare di fusion, con risultati molto personali e sempre musicalissimi.
Rubaiyat è il titolo con cui è nota in Occidente una scelta di componimenti del poeta e polìmate persiano Omar Khayyám (1048-1131). La suggestione è forte ma resta generica; la Ashby collabora strettamente con quel bel personaggio che è stato Richard Evans, qui arrangiatore (le composizioni sono tutte dell’arpista), per figurarsi un sogno a episodi, «orientalista», lucidamente psichedelico, soavemente funky e cinematografico nell’immaginario, in cui si esibisce con eleganza anche come cantante ed esecutrice di koto, Dorothy Shahrazad.
Myself When Young (Ashby), da «The Rubaiyat of Dorothy Ashby», [Cadet] Dusty Groove DGA 3002. Dorothy Ashby; Lenny Druss, flauto, oboe, ottavino; Stu Katz, vibrafono; orchestra arrangiata e diretta da Richard Evans. Registrato nel novembre 1969-gennaio 1970.
Wax & Wane (Ashby), id. più Fred Katz, kalimba.
4 commenti:
non è che Alice Coltrane facesse di meglio come arpista, anzi.
Dorothy è stata una madreterna (anche educatrice), non scherziamo
Tanti auguri, Marco, di buon compleanno, buona vita, buon tutto!
Ciao Paolo, con due giorni di ritardo tanti auguri anche a te!
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