A me Mark Turner è sempre piaciuto molto, in tutte le circostanze musicali in cui l’ho sentito, tanto che te l’ho proposto sovente su Jnp; tuttavia, vivendo appartato dalla società jazzistica e non frequentando gli USA da anni, non sapevo che, fra i musicisti americani della sua generazione (Turner è del 1965) e delle successive, e specialmente fra i saxofonisti, egli godesse di uno statuto magistrale, quasi leggendario. L’ho appreso leggendo questo saggio-inchiesta in due parti di Kevin Sun, «Every Single Tree In The Forest: Mark Turner As Seen By His Peers».
Se ti va puoi sentire e vedere una lunga conversazione con Mark Turner che ha avuto luogo a New York tre mesi fa, interessante.
Mesa (Turner), da «In This World», Warner Bros. 9362470742. Mark Turner, sax tenore; Brad Mehldau, piano; Larry Grenadier, contrabbasso; Brian Blade, batteria. Registrato il 6 ottobre 1998.
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3 commenti:
Ascoltalo in qualsiasi album (la sua discografia non è sterminata), con qualsiasi formazione - e non ti deluderà mai! Eccezionale.
Un grande del tenore, davvero. Ricordavo che fosse anche un tuo beniamino.
Lui forse l'avevo ascoltato su qualche disco con Rosenwinkel (chitarrista del quale tutti parlano come di un padreterno e che io proprio non sono minimamente riuscito a farmi piacere finora) e forse è questo il motivo per cui non ho mai sentito nulla di suo, però il pezzo mi ha incuriosito molto.
Antonio P.
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