Un ritorno sempre gradito, spero anche a te, quello di Serge Chaloff in un quartetto con il quale suoneresti forse bene perfino tu.
A Handful of Stars (Lawrence-Shapiro) da «Blue Serge», Capitol 7243 4 94505 2 3. Serge Chaloff, sax baritono; Sonny Clark, piano; Leroy Vinnegar, contrabbasso; Philly Joe Jones, batteria. Registrato il 14 marzo 1956.
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The Goof and I (Al Cohn), id.
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3 commenti:
A me sembra che il suono di Chaloff abbia sempre qualcosa di dolente (non so se è il termine giusto), anche nei pezzi più mossi; un'intensità, una profondità, una capacità di riflessione che me lo fa preferire anche a Gerry Mulligan. Oggi, ascoltando i 4 CD che costituiscono "The Complete Serge Chaloff Sessions" sono rimasto folgorato da una versione di "Body and Soul" che più bella non si può (ho poi letto che non sono il solo a pensarla così).
Sì, Serge Chaloff è un saxofonista dal lirismo lancinante, uno di quelli, come scrivevo recentemente di Tina Brooks, che trascendono perfino il loro strumento.
"The complete Serge Chaloff Sessions" è uno dei capolavori definitivi della musica moderna, per intensità, per interazione tra logica esecutiva e forza emozionale, per questo, per quell'altro... Ognuno scelga un motivo, ma che tutti amino questo musicista così dotato e così determinato a buttarsi via.
M.G.
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