Fletcher Henderson. La storia del jazz per big band, cioè la storia del jazz, passa per lui. A differenza della musica di Duke Ellington o di Count Basie, però, che è davvero sempre fresca, eterna, quella di Henderson, malgrado la presenza di solisti come Coleman Hawkins e Red Allen, risulta alle nostre orecchie irrimediabilmente datata e c’è poco da fare. Per questo oggi ho deciso di proporla al tuo ascolto.
Queer Notions, composizione di Coleman Hawkins arrangiata da Horace Henderson, adotta un dispositivo armonico (la scala a toni interi) che era usato in quegli anni a connotare «avvenirismo in musica», tanto che è alla base di un pezzo di James P. Johnson intitolato You Got to Be Modernistic.
Queer Notions (Hawkins), da «Fletcher Henderson», Charly. Russell Smith, Bobby Stark, Henry «Red» Allen, tromba; Dicky Wells, Claude Jones, trombone; Russel Procope, Hilton Jefferson, sax alto; Coleman Hawkins, sax tenore; Horace Henderson, piano; Bernard Addison, chitarra; John Kirby, contrabbasso; Walter Johnson, batteria. Registrato il 22 settembre 1933.
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