È raro, ma pur si dà, il caso in cui un’interpretazione aggiunga a un testo musicale al punto da effettivamente reinventarlo. È successo per esempio nel 1960, quando Ray Charles ha cantato Georgia On My Mind di Hoagy Carmichael: una canzone già bella, come tante altre di questo protagonista dell’American songbook, ma che la versione di Charles ha davvero cambiato per sempre nei suoi connotati essenziali.
Per esempio questa lettura (1974) di Teddy Edwards, sax tenore che mi è caro, pur assai diversa da quella di Charles, ne tiene inevitabilmente conto.
(E mi accorgo adesso che è stata registrata esattamente quarant’anni fa meno un giorno. Avrei potuto addirittura aspettare un giorno a pubblicarla, ma mi piace credere che questa lievissima sfasatura conferisca alla mia scelta un tocco di elegante noncuranza).
Georgia On My Mind (Carmichael), da «Feelin’s», Muse 5045. Conte Candoli, tromba; Teddy Edwards, sax tenore; Dolo Coker, piano; Ray Brown, contrabbasso; Frank Butler, batteria. Registrato il 25 marzo 1974.
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