Don Rendell (1926) è uno dei jazzisti più noti e di più lunga carriera del Regno Unito, ma fuori da lì non è conosciuto come pur merita. Benché in tanti anni abbia suonato di tutto e con tutti, rimane noto specialmente per un’associazione con Ian Carr durata dal 1963 al 1970, della quale qualche volta ti farò sentire.
Questo disco del 1971 presenta una bella varietà di colori, tutta diluita in acquarello da un vibrafono risonantissimo, e si sviluppa con insolito relax e libertà ritmica grazie anche alle composizioni, quasi tutte di Rendell. The Street Called Straight non è propriamente una contraffazione di I Can’t Get Started, ma chiaramente il suo profilo melodico vi è ispirato.
Summer Song (Rendell), da «Space Walk», [EMI] Universal. Don Rendell, sax soprano; Stan Robinson, clarinetto; Peter Shade, vibrafono; Jack Thorncroft, contrabbasso; Trevor Tomkins, batteria. Registrato nel 1971.
The Street Called Straight (Rendell), c.s. ma Rendell suona il flauto, Robinson il sax tenore.
A Matter Of Time (Tomkins-Quincy), c.s.
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2 commenti:
musica molto "liquida"
In Summer Song l'interazione tra flauto e clarinetto è meravigliosa. Non conoscevo il disco. Filo a recuperarlo ;)
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