giovedì 1 dicembre 2022

Surrounding – Trees for the Forest – Trembling (Caleb Wheeler Curtis)

 Caleb Wheeler Curtis suona il sax alto e il soprano e compone le musiche che suona: ha trentasette anni, viene dal Michigan, è bianco. È un protetto del pianista Orrin Evans, che ha prodotto questo come i precedenti due dischi di Curtis per la sua casa discografica Imani.

 Da questo disco, Curtis esce un musicista riflessivo, poco sollecito di una musica e di un linguaggio solistico incalzanti e di immediata presa ritmica. La sua sonorità, quando non richiami Ornette (cosa che fa esplicitamente in Surrounding) è un po’ sfocata, sabbiosa, volutamente così poco autorevole fino a risuonare timida.

 Il disco si dichiara concepito nel corso di una residence che dev’essere stata bucolica a Peterborough, NH, come «MacDowell fellow» e ne porta secondo me gli indizi nel suo passo deliberato, ruminativo, in certo modo doveroso, quasi di chi senta di doversi attenere a un progetto, come da lui ci si aspetta. Musica ben fatta da musicisti competenti a dire poco, ma che mi ha dato l’impressione di marciare sul posto, un’impressione corroborata dal fatto che, della relativa larghezza delle maglie nell’armonia delle composizioni di Curtis, nessuno dei quattro si sente invogliato ad approfittare. La musica si sostiene alla fine sull’impalcatura robusta di una ritmica di pezzi grossi.

 Il programma si svolge sagacemente in pezzi brevi, e sono parecchi, dieci; sono arrivato in fondo non dirò stanchezza, ma con un piccolo sforzo dell’attenzione.

 Direi che mi vale la pena aspettare Curtis – che mi sembra più attrezzato come sopranista – al prossimo suo disco.

 Surrounding (Curtis), da «Heatmap», Imani. Caleb Wheeler Curtis, sax alto; Orrin Evans, piano; Eric Revis, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria. Registrato il 20 luglio 2021.

 Trees for the Forest (Curtis), id. ma Curtis suona il sax soprano.

 Trembling (Curtis), id.

2 commenti:

Paolo il Lancianese ha detto...

A me sembra, anche come compositore, più interessante quando è più - non so come dire - "riflessivo", vedi "Trees for the Forest". E il soprano aiuta.

ipofrigio ha detto...

Sono d‘accordo.