Questi due strange bedfellows, in realtà benissimo assortiti, vengono sostenuti da una quintessenziale sezione ritmica West Coast; il disco fu registrato a Los Angeles all’apogeo di quel periodo del jazz, già verso il declino, ma il West Coast jazz qui non c’entra niente.
Lou Levy è un mio pallino, un pianista sempre estroso che in Cherokee, per qualche secondo dal minuto 5:30, si permette perfino di svicolare dalla riverita progressione. Per il resto del disco fa un po’ l’Oscar Peterson, e dato il genere di seduta e il fatto che si tratta di una produzione di Norman Granz è effettivamente strano che al piano non sedesse proprio Oscar.
Sempre in Cherokee, da 7:40, Hampton e Getz sono in assolo simultaneo quando Getz piazza quattro battute di contrattempi con effetto di swing bruciante.
Cherokee (Noble), da «Hamp & Getz», Verve 831 672-2. Stan Getz, sax tenore; Lionel Hampton, vibrafono; Lou Levy, piano; Leroy Vinnegar, contrabbasso; Shelly Manne, batteria. Registrato il primo agosto 1955.
Jumpin’ At The Woodside (Basie), id.
strana coppia che curiosamente funzionea. probabilmente Peterson con c'era per motivi logistici, ma forse non stato un male, lui e Hamp assieme avrebbero prodotto un volume eccessivo di note...
RispondiEliminaOgni occasione per sentire Lou Levy da queste parti è lieta.
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